In che modo i bambini vulnerabili possono essere colpiti dalla disinformazione e dalla disinformazione online e cosa possono fare i genitori per limitare questi impatti?
Al momento stiamo assistendo a una quantità significativa di disinformazione e disinformazione online, in particolare legata al conflitto in Ucraina ed è importante distinguere tra le due.
La disinformazione si riferisce alla condivisione di contenuti fuorvianti o falsi con buone intenzioni, ovvero la persona che li ha condivisi credeva che fossero veri e pensava di essere d'aiuto condividendoli. La disinformazione si riferisce a contenuti condivisi al fine di fuorviare o influenzare il modo in cui qualcuno pensa o si comporta. Questo può essere fatto su larga scala e in alcuni casi può essere sponsorizzato dallo stato.
Molti giovani guardano i contenuti condivisi da coloro che sono coinvolti nel conflitto in Ucraina ed è incredibilmente potente che le persone siano in grado di utilizzare le piattaforme dei social media per condividere con il mondo la situazione in cui si trovano. Tuttavia, può essere difficile verificare l'autenticità di tali contenuti, ed è molto importante non dare per scontato che qualcosa sia genuino (o addirittura falso) solo perché scatena le nostre emozioni.
Una recente pubblicazione UNICEF ha osservato che "i bambini possono essere particolarmente vulnerabili alla disinformazione/disinformazione perché la loro maturità e capacità cognitive sono ancora in evoluzione, compreso lo sviluppo di 'diverse motivazioni psicologiche e fisiologiche e, con esse, diversi diritti e tutele'".
Per i bambini vulnerabili, in particolare, possono spesso prendere per oro colato ciò che vedono e credere che sia vero. È importante che i genitori offrano opportunità di discussione con i loro figli e chiariscano che, sebbene non tutto online sia vero, può essere difficile individuare ciò che è reale e ciò che è falso. I bambini e i giovani dovrebbero essere incoraggiati a chiedere se non sono sicuri e ricordarsi di non condividere i contenuti se non sono sicuri della loro autenticità.