Quali bambini sono stati maggiormente colpiti dai danni online
Bambini vulnerabili
I bambini con vulnerabilità offline (ad es. SEND, esperienza di problemi di salute mentale) avevano maggiori probabilità di subire un danno online rispetto a quelli senza vulnerabilità. Il 78% dei genitori con figli vulnerabili ha riferito che il proprio figlio ha subito almeno un danno online rispetto al 56% dei genitori con figli non vulnerabili.
Questo gruppo aveva anche una probabilità significativamente maggiore di essere fortemente influenzato dalla loro esperienza di danni online rispetto ai bambini non vulnerabili.
Tra i genitori che affermano che il loro figlio vulnerabile ha subito almeno un danno online, più di 3 su 4 (76%) afferma che ha lasciato il figlio in difficoltà o turbato. Questo viene confrontato con il 57% dei genitori con figli non vulnerabili che sentono un impatto simile del danno online.
I bambini trascorrono la maggior parte del tempo online
I bambini che hanno trascorso più tempo online avevano maggiori probabilità di segnalare di aver subito un danno online in primo luogo. Sebbene la relazione tra il tempo trascorso online e l'esperienza di un danno online possa essere contestata e non sia necessariamente causale, esiste un chiaro schema tra trascorrere più tempo online ed avere maggiori probabilità di subire un danno online.

Figura 3: tempo medio trascorso online (hh:mm) dai bambini che non hanno subito danni online (N-210) e da quelli che hanno subito almeno un danno online (N-790)
Cosa fanno i bambini online
Quando abbiamo chiesto ai bambini cosa fanno online, abbiamo notato differenze significative tra coloro che hanno subito danni con un effetto negativo elevato e coloro che non hanno subito alcun danno online.

Figura 4: cosa fanno i bambini sui loro dispositivi digitali. Quei bambini che non hanno subito alcun danno online (n-210), bambini che hanno subito un danno online e ne sono stati fortemente colpiti (n-220)
I bambini che affermano di essere stati fortemente colpiti dalla loro esperienza di un danno online avevano una probabilità tre volte maggiore di esserlo utilizzando chat e forum (+243% di differenza) e creatori (caricando video realizzati da loro stessi, +218%) rispetto a quei bambini che non hanno subito danni online. Non è certo se queste attività siano state la radice dei danni subiti online, ma i danni online più comuni - notizie false, estranei che contattano bambini e incitamento all'odio - potrebbero verificarsi come risultato di queste attività.